Me sento proprio giù, ragazzi, non capite quanto.
Quando sono depresso, mi metto a pensare e a ricordare i vecchi, bellissimi ,tempi passati. Alcune, nostre, attuali comodità mancavano. Per esempio, se avevi voglia di scrivere, come sto facendo adesso ,dovevi affidarti a un diario, oppure alla mitica Olivetti Lettera 32 che sferragliava sul tavolino in soggiorno.
Oggi, il mio portatile da ben 250 eurozzi (pensate un po’) fa il suo sporco lavoro, specie se lo sai preparare alla bisogna con qualche software aggiuntivo, con gran dignità. Ma c’erano alcuni capisaldi che oggi mancano del tutto e ti rendono la vita grama.
Intendiamoci, oggi mi lamenterò a basso livello: i grandi problemi della vita, come non avere una moglie con la settima di reggiseno, quelli lascio per momenti peggiori.
Una piccola ma esaustiva carrellata di merci importanti che io ,da romano ,non trovo da nessuna parte neppure disposto a spendere.. I cornetti buoni e caldi. Al Nord le chiamano brioche. Chiamateli come vi pare ma non sii trovano di decenti da nessuna parte.
I surgelati da riscaldare nei fornetti elettrici imperano. Una cosa immangiabile. Persino le pasticcerie non fanno il loro dovere. Una tristezza infinita non poter addentare qualcosa di decente la mattina.
La qualità del pane buono per le ore successive è un altro problema. Io penso che la gente abbia dimenticato la buona manualità di un tempo, Oppure è colpa dei forni elettrici. Trovatemi una buona pizza bianca. Trovatemi un buon pane tipo rosetta (michetta) oppure il casareccio che neppure si riesce a tagliare per la gran quantità di acqua che contiene l’impasto.
Una tristezza mortale. Vi sto parlando di piccole merci manufatte che nei mitici e indimenticabili anni 60 e 70 erano la regola e non un’eccezione. La mattina, almeno fino alle nove, passando davanti ai semplici baretti di periferia, era inevitabile entrarci e chiederne uno: cafè e prodotto da forno, chiamatelo come volete.
Qualche blogger si lamenta dei prodotti da laboratorio, ma trovatemi quelli non da laboratorio che sappiano di qualcosa di buono. Iniziare una giornata con una tazza di latte scremato e un caffè, per quanto lo paghi, non basta. Del resto, Varginha non è un posto infinito e il caffè buono se lo pippano i brasiliani.
Questione di carboidrati che li hanno inventati e coltivati ,una ragione c’era. In attesa che inventino una macchina del tempo con le garanzie di legge, io, la mattina soffro e volevo dirvelo. E, per carità, non tiratemi fuori le fette biscottate con la marmellatina dietetica, vi prego… C’è un limite anche alla decenza. Che mattinata del piffero!
