Nel Draghistan i lamenti non finiscono mai. Man mano che Fata Melona prosegue nel suo difficile (per gli altri) cammino, i poveri sudditi del Draghistan strepitano sempre più forte. Tasse come se piovesse, bollette pazze, malati che stanno per tornare a fare i servi come gli altri e finché vecchiaia non li stronchi sul posto di lavoro.
Tutti hanno ormai capito che gli editti di Strega Fornarina sulle pensioni resteranno tali. Non ci voleva molto: questa è una connection tra fate e streghe.
Come vi dicevo, il Re del Draghistan è nudo: sono tutti drammaticamente uguali perché devono servire il Dragone Volante e i suoi sgherri sparsi un po’ ovunque. Non ci salverà nessuno, almeno di quelli che pensiamo siano i nostri alleati o vicini.
Ma che volete, in fondo? Siamo un popolo di servi sciocchi e questo ci spetta. Sì, credetegli ancora. Stiamo soltanto inviando armi a tutti i mostri che ci sono, intorno a noi, mentre massacrano civili innocenti. A Gaza c’è un inferno ma che importa? Noi siamo amici dei mostri. Mancano solo il ripristino della schiavitù e della jus primae noctis. Magari qualcuno farà pure carriera.
Il Draghistan è uno e uno solo. Vi piace? Non vi piace?