Il Draghistan era in lutto. Pare sia morto un re. Per un repubblicano (ho detto “ano” non “ino” sia ben chiaro) come me non è una gran perdita. Fosse un re di sinistra che ha fatto il destrorso per una vita, fosse un re di destra che ha finto di essere sinistrorso per una vita, poco importa. Sempre un re era.
Un monarca da centomila al mese dato che il popolo paga e soffre e talvolta piange.
Meno male che ci consoliamo con quegli strani ugolini d’oro che vincono tutto nel globo ( ma è un globo???). A me piaceva la musica, più che altro rock e post punk, poi sono arrivati loro a vincere tutto.
Non sanno cantare, non sanno suonare, non sanno comporre e si travestono ma piacciono. Ascoltandoli, ho compreso come mai nella vita non sono stato, non sono ora e non sarò mai nessuno: io qualcosa so fare, per esempio giocare al pc (nel senso di personal computer), fare la spesa risparmiando al millesimo e sopravvivere da sorcino da Play durante le dittature sanitarie.
Non so come valutare queste capacità ma indubbiamente, qualcosa so fare. E questo mi condanna alla mediocrità eterna. Se non sapessi fare nulla e fossi bravo solo a tradire la patria, come minimo sarei diventato presidente, magari cantante. Non so chi guadagna meglio a danno dei poveri babbei. Poi c’è la scusa dei vili: se non lo facevo, l’avrebbe fatto qualcun altro. Mah….
Nb. Non dite che sono cattivo. Chi vi sfascia la vita con la scusa marcia della finta democrazia, se io sono cattivo, quello cos’è?
