Premetto ciò che già sapete e l’ho confessato pubblicamente settimane fa: amo Greta. Ormai maggiorenne (io un po’ prima di lei) posso dirlo senza tema di accuse di pedofilia, Figurarsi: io adoro le cosiddette milf (fatevi una cultura giovanile anche voi) ma stravedo per la giovane attivista, che devo farci.
Non sono neppure il primo vecchio gufo (nel mio caso, tramutato dal divin Burioncino in sorcino da Play) che s’innamora perdutamente di una giovane gazzella. Quindi, per concreta conseguenza, muterò il mio atteggiamento verso la vita in genere e il Draghistan in particolare. Per amore, questo e altro.
In sequenza più o meno casuale, adotterò i seguenti atteggiamenti: Dotare urgentemente, anche a spese mie, di cappotto termico l’intero, doppio condominio, nel quale vivo- rimodernare la mia abitazione, fosse pure necessario ipotecarla per reperire le ingentissime somme al fine di renderla eco-compatibile- sosterrò con entusiasmo ogni progetto di nucleare civile che dovesse partorire la marcia partitocrazia del Draghistan – me ne andrò in giro con i giovani ambientalisti alla moda a insozzare monumenti e statue e sporcando alla fine anche la mia fedina penale stranamente immacolata – divorzierò dalla mia signora e andrò finalmente a inginocchiarmi davanti alla mia, giovanissima, amata per supplicare la sua ecologica attenzione.
Tutto, pur di evitare l’eco-asia di questa, povera lagrimatrice. Mi ha commosso, ovvero ha fatto piangere anche me. I maligni dicono per le risate ma voi non ascoltateli.