Strano posto, il Draghistan, Oggi mi è capitato di ascoltare una trasmissione televisiva sull’argomento di un tizio che per un minuto di lettura , o due, doveva percepire da Mamma RAI circa millecinquecento euro. Io scrivo da anni e neppure mi passano i cerotti per le nocche che comunque utilizzo molto male causa videogiochi.
Tra l’altro, un’altra mamma cioè Mamma INPS mi ha fatto vedere i sorci verdi e di altri colori per erogarmi i miei soldi, cioè quelli di fine servizio, volgarmente chiamato TFS.E si trattava comunque di roba mia e non tratta dai versamenti peraltro obbligatori che i contribuenti del Draghistan fanno a Mamma RAI volgarmente chiamati canone televisivo.
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Insomma, non ho sinceramente capito se siamo tanto ricchi, a livello di televisione di Stato (che non dovrebbe neppure esistere, secondo il mio modestissimo parere) da erogare simili compensi a un stimatissimo tizio per un minuto di lettura. Io so leggere alquanto bene, se vogliono mi accontento della metà. Ovviamente, leggerei quel che scrivo io. Per esempio che dopo il 25 aprile ci siamo liberati dei nazi-fascisti per ritrovarci occupati dai cowboy americani come sancisce il Trattato di Cassibile e la qual cosa non mi riempie d’entusiasmo per nulla.
La guerra e il citato trattatello sono molto più vecchi di me che sono pure vecchio e sarebbe ora che i cari cowboy facessero i bagagli e ci lasciassero in pace. Scommetto quel che ci pare che non mi lasceranno leggere niente di tutto questo e non solo a Mamma RAI. Non sono pessimista, vero? Ragazzi, questo è il Draghistan, mica un ritrovo di alpini.