Ce ne sono tanti: guerra, horror, strategia. Si è sempre combattuto, in ogni epoca, e gli sviluppatori di videogame perché non dovrebbero farci giocare anche con la morte di miliardi di pixel? Se non altro, stavolta non soffrirebbe nessuno.
Tuttavia, la realtà del Draghistan non è un gioco bensì un gioco al massacro. E senza che nessuno riesca a intervenire contro i veri padroni del gioco al massacro.
Tra tante chiacchiere, a Gaza stanno morendo e muoiono bambini innocenti. Ragazzi, ce l’avete una coscienza? Riuscirete a dormire? Riuscirete a dimenticare? Riuscirete a sopravvivere ai vostri delitti?
Questo non è un videogame: state praticando macelleria contro civili inermi. La vostra coscienza sarà un boomerang che magari qualcuno chiama karma. Con quelle armi, state forse ammazzando anche voi stessi. Fermatevi.