Cosa serve a un videogamer VERAMENTE

Post necessario a tutti quelli che ne sanno meno di me e siete in tanti. Giovani, grintosi videogiocatori con macchine adatte all’esplorazione spaziale per quanto sono potenti e vecchietti con la Play Uno come romanticissimo amore eterno. Videogiocare  significa divertirsi con i giochi che amiamo.

Per me, praticamente, significa soprattutto giocare con titoli degli Anni 90 – 2000. Per voi, significa altro. Ormai, ogni videogiocatore che si rispetti ha un pc mediamente performante e una Play, la 2 piuttosto che la 3 o la 4. Qui dobbiamo tener conto del costo dei nostri dispositivi, siamo nel Draghistan e l’economia è schiava degli USA e getta e manovrata dai servi europei appecoronati alla bisogna.

Si deve risparmiare. Per esempio con il software per source che significa libero da licenze e comunque da testare per evitare virus e altre sorpresine. Quindi, un pc può far girare giochi non costosissimi e non nuovissimi divertenti ai massimi livelli anche con una dotazione modesta. I miei giochi preferiti girano comodamente con Win XP e Win Seven.

Un portatile HP quasi nuovo con un ottimo Celeron e una scheda grafica di quelle innestate sulla scheda madre fa girare benissimo giochi Age of Wonder III, anno 2014.

Quindi, per i giochi fino a quella data, non dovete aver necessariamente un pc ultimo grido (di dolore, visti i prezzi…). Se volete giocare a titoli dal 2015 in poi, datevi da far con il portafogli, digitale o meno, perché i costi salgono. Un buon personal da gioco, non lo pagate meno di 1500 eurozzi. Assemblati? Fidatevi solo degli amici.

Per le Play, devo dire che sono ancora più netto e senza tema di smentita. Per me i giochi migliori arrivano fino alla Play 3, è ovviamente un parere. La Play 4 ha sfornato troppi titoli squisitamente commerciali  per non parlare della Play 5.

Un po’ come il cinema di oggi: gli effetti speciali, un tempo una delizia per la narrazione, oggi stravolgono la stessa, impattando sugli occhi con notevoli problemi. Vero che un computer può simulare la realtà, ma fino a un certo punto e non più di 10 minuti per film. oggi vediamo produzioni fatte quasi solo al computer per risparmiare su figuranti e set da posa.

Se come me, prediligete il computer, i consigli di qualche buon sito e di qualche buon canale del Tubo sono necessari e il video che condivido è un esempio.

Per il resto, cari miei, giocare significa anche dimenticarsi per qualche ora di una realtà davvero soffocante. Questi mostri che governano il Draghistan mondiale non si sono fermati con la psico-pandemia e nemmeno con il tritacarne ucraino. Fanno il loro mestiere di mostri come sa bene qualunque giocatore dei vecchi o dei nuovi Doom.

Resistiamo ma non lasciamoci avvelenare il morale e i pensieri. Giocare, ridere e svagarsi è uno degli antidoti contro i mostri di qualunque latitudine e longitudine. Mentre ci difendiamo da qualche aggiornamento di troppo.