Come sapete, il Draghistan ispira un survival horror dal vero di eccezionale portata e importanza. qui, grazie alle malefatte del cattivo di turno, cioè una classe politica demente e pericolosa, la popolazione ne vive di male in peggio e continuamente, vessata da un mare di tasse e di obblighi che farebbero felici qualunque dittatore dell’immaginario Stato di Bananas. Poi, dove non arrivano i criminali seriali che amministrano il Draghistan, ci pensa Madame Uèuè che una ne fa e mille ne pensa ai nostri danni.
Una vita infernale in un vero survival horror, non credete? Poi ci sono software house che provano a imitare queste situazioni al limite della follia. E se parliamo di follia, qui nel Draghistan, provate a chiedere il trattamento di fine servizio o la Naspi tramite Mamma INPS e ne riparliamo. Per esempio, il gioco di cui vi parlo oggi: Hostin, della Sonka, che su Steam potete provare gratis. E il gioco è in italiano, vi par poco?
Si tratta appunto di un survival horror e che vi troverete a vivere in una cittadina polacca nei rutilanti anni 90 dove domina un’aria sinistra e non in senso politico. Dovremo esplorare, parlar con i derelitti che ivi abitano e sparar come ossessi. Qui nel Draghistan, invece, sparano loro a noi, insomma.
Si tratta di un buon prodotto a ben vedere, anche questo giochillo ricorda non poco i primi Resident Evil, ma la grafica è meno tetra. Dovrete leggere i messaggi sparsi nel gioco e cercare oggetti e soluzioni varie. Uno di questi ci avverte che in questa demo qualcosa è ancora da ottimizzare ed è normale, altrimenti che demo sarebbe?
Ho giocato per circa un’ora. impressione retrò fortissima ma assolutamente non spiacevole. Passerete qualche momento un po’ noioso ma questo gioco è più esplorazione e ricerca di oggetti che altro.
Per giocarlo dovrete avere nella vostra macchina Win Seven, un processore Intel Core I5, 6 GB di Ram, una scheda video con almeno 3 GB di VRAM e 3 GB di spazio sul disco.
A proposito del titolo di questo post… siete nel Draghistan, vi assillano in ogni modo, e vorreste anche trovare un’amante? Al massimo, potreste reperire una sopravvissuta come voi e mi raccomando: non ascoltate Sir Mozzarella: qui fare figli, è l’ennesima, terribile, avventura. Altro che storie.