Non è il titolo di un film. Una delle faccende che non riesco a digerire, molto peggio della peperonata, è la faccenda delle morti cosiddette bianche, tipica del Draghistan.
Lo so che voi pensate di vivere in un territorio democratico, amministrato dalla democrazia di base tramite il sistema di quei filantropi dei partiti. Basta vedere che nella pacifica Sardegna ben la metà dei poveri sardi ancora gli crede. Tra poco tocca agli abruzzesi.
Mi spiace sinceramente per voi che questo sia il Draghistan, davvero ma non so cosa farci e ve lo beccate tutto, come me. Eppure, oltre a guerre, devastazioni ,terremoti, vulcani incaxxati come suocere, c’è sempre di peggio: le cosiddette morti bianche proprio non le tollero.
Anche il nome: può esistere una morte bianca? Ma state scherzando male? Quelli sono omicidi nerissimi, fatti sulla pelle di gente ricattata dal regime per poter mettere pranzo e cena insieme. Gente che sta morendo da quando ero piccolo io.
Allora sentivo alla radio saltare per aria casupole dove si preparavano fuochi d’artificio illegali. Ne saltava una alla settimana, come minimo. Poi siamo passati agli operai che cadevano dai ponteggi, poi morivano nelle buche, poi si storpiavano alle catene di montaggio. Intanto i contadini schiattavano sotto il sole. Poi gente morta per la strada o chissà dove. Una strage continua e continuata, con i politici che si struggevano e i loro amici industrialoni che ingrassavano. Tutto molto tragico, pure troppo, con le condoglianze di un mondo politico che non riesce mai a evitare il peggio ma lo celebra con grande dignità quando accade.
Se esistesse una regia nella Matrice, come sostengono alcuni intellettuali, ci sarebbe da chiedersi cosa cavolo si fumano di così brutto regista e sceneggiatori. Questa strage non ha fine, sarà pure di colore bianco, ma è qualcosa di incredibilmente crudele.
Che cavolo volete dimostrare? Non esiste opposizione sociale, non esiste più nemmeno chi fa finta di tutelarci vestito di rosso con falce e martello nelle bandiere. Non c’è uno straccio di visione alternativa, Non c’è neanche uno straccio di manifestazione.
Vabbè che manganellate pure i ragazzini solo se pensano di difendere i loro coetanei massacrati in Palestina. Quella è un’altra battaglia ideale e posso anche immaginare che esista qualcuno che è convinto di mantenere l’ordine pubblico in questo modo. Pure lui deve aver sbagliato tabacco per la pipa.
Senza ricordare la figura barbina che avete fatto con gli idranti addosso a gente che pregava in ginocchio. Altro che sparare sulla Croce Rossa. quei simpatici tizi che tirano bombe sugli ospedali a Gaza vi fanno veramente impallidire.
Nel mondo che ripeto, guardatelo essere fermo, lo sport nazionale è chi perseguita meglio e più efficacemente la gente che ormai non ha difesa. Tranne in Nevada, quelli sì
Ecco perché vorrei tanto sapere cosa si fuma quel balordo di regista. Dev’essere roba pesante davvero. Si salvi chi può.
