Scholar’s Mate ovvero perché i manicomi abbandonati fanno paura

Jandusoft ci ricorda come mai gli ospedali psichiatrici abbandonati facciano così paura. Questo gioco lo potete scaricar da Steam al piccolo prezzo di una decina di euro ma non è localizzato in italiano. Una mania, ormai ,nel mondo dei videogame. Se non capisci la lingua d’Albione, potrai avere paura solo tramite immagine e suoni. Un bel problema.

Bene, sappiate che stavolta, sarete nei panni di Judith, una donzella che si sveglia all’interno di tale struttura e non sa perché. Gli correrà dietro un certo Eddie e lei dovrà semplicemente scappare da quel  triste luogo senza rischiare le terga, nel senso che volete voi, insomma. Vedrete lo scenario dagli occhi della giovane protagonista e fin da subito apparirà evidente che è meglio scappare. Inizierete chiedendo inopinatamente aiuto ma sarebbe meglio tenere la boccuccia chiusa. Come in tutti i giochi del genere ,esaminerete tutti i particolari delle stanze che attraverserete. Il gioco vi chiederà se volete compiere determinate azioni oppure no. Dovrete, inizialmente, andar alla ricerca, nella stanzetta dove vi trovate, alla romantica luce di candele, di una chiave che apra la celletta.

Avete capito a che tipo di gioco potreste giocare. Ce ne sono fatti meglio? Sì, ma a quel prezzo è difficile. Io, dopo una mezzora ho mollato. Vedete, riscontro poca azione. Poi, dove lo trovate un manicomio abbandonato pieno di candele accese?

Se volete provare ,avrete bisogno di un computer equipaggiato con Win 10 a 64 bit, un processore come l’Intel Core I5, 8GB di Ram, una scheda video come la GTX 760 e 14 GB di spazio su disco liberi per scaricare e installare il gioco.

Non smetto, invece, di leggere romanzi e racconti horror da un blog che potrete raggiungere cliccando QUI o sulla monella qui sotto. Gratis, leggete romanzi e racconti. Cosa cacchio volete di più?

monella

Scholar’s Mate ovvero perché i manicomi abbandonati fanno pauraultima modifica: 2024-06-02T19:26:07+02:00da marcar2007
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