Draghistan sott’acqua e sotto terra

romagna

Triste momento per cittadini draghistani che vivono nella ridente Emilia Romagna. Una delle regioni più ricche ed evolute che tuttavia soffre di difetti comun al resto delle desolate lande draghistane: il disfacimento del territorio ad opera di una atavica classe di amministratori leggermente inadatti al compito.

Chiarisco: la pioggia e le inondazioni non si possono evitare ma si può evitare di edificare in corrispondenza di corsi di fiumi e torrenti, per esempio. Prima delle installazioni moderne, le genti erano organizzate in gruppi nomadi. Quando decidevano di fermarsi rispettavano la natura. Non costruivano, se non palafitte, sui corsi d’acqua. O troppo vicino a questi ultimi. Erano geni? No, usavano il cervello per quanto primitivo.

genova

Noi, oggi, seguiamo il guadagno anche in buona fede. Sono scelte. Poi, la natura si prende il suo spazio e sono guai. I meno ragionanti o più sfigati, fate voi, ci lasciano le penne purtroppo. Si può vivere in un seminterrato? Io penso di no, Eppure le prime vittime di questi disastri sono poveri signori che si riducono a una vita grama e povera. Avete mai visto annegare il proprietario di un attico?

fireze

In questa pagina potete ammirare tre istantanee che riproducono la Romagna sotto l’acqua ma anche, nel passato, Firenze e Genova. Non è mica la prima volta.  Mi pare un’aggravante e non una scusa.

Io, sorcio da Play (lo ricordo sempre: per decisione dei dignitari del Draghistan che ripetevano che chi non si vaccina si ammala e contagia, intanto perdeva la retribuzione e la libertà di circolare.), ricordo poi ai benpensanti che volevano sterminarci con i napalm, che i virus esistono ancora ed esisteranno certamente dopo di noi e dopo di loro. Non è una buona scusa per arrostire chi odia farmaci e siringhe,

Probabilmente, una logica simile poteva applicarsi anche quando le civiltà evolute nel passato erigevano forche, pali e croci sui quali legare o inchiodare gente che veniva definita eretica. Bastava questo per dargli fuoco. Non mi pare una procedura democratica. Infatti, oggi ci siamo evoluti anche se non ricordo una condanna esemplare a chi auspicava il napalm per i renitenti alla siringa di stato ovvero di Draghistan. E infatti, ci si è limitati a togliere la possibilità di guadagnarsi il pane, circolare, entrare in locali e negozi , mezzi pubblici con l’eccezione di farmacia e supermercati (dove, evidentemente, i virus si dimenticano di entrare).

I virus non sono morti nè estinti ma il Draghistan neppure,. Oggi è la pioggia, la guerra e le armi che inviamo a un regime leggermente accusato di nazismo, ma non protesta quasi nessuno. Vige il Draghistan mentre io resto nella mia tana che il luminosissimo Burioncino mi ha assegnato, gioco e non mi lamento. Anche se ci sono nuvole minacciose pure qui.

Prima di rischiare di annegare, mi sono letto questa meravigliosa raccolta noir che trovo solo su Amazon e che se non vi scaricate non leggerete mai. Nelle librerie, questo capolavoro non entra. Quindi, o lo leggete cliccando sulla copertina, oppure non lo leggerete mai.

saga 2

Draghistan sott’acqua e sotto terraultima modifica: 2023-05-18T12:28:27+02:00da marcar2007
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