La dura vita dei politicanti nel Draghistan, perché non se ne vanno in vacanza?

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Sono avvilito da quel che vedo in questi giorni. All’ombra del Dragone Volante, gli eredi della sua politica non se la passano bene, il che mi ha rovinato la giornata.

Inutile che io vi ricordi le loro promesse esaltanti, le loro rassicurazioni fin troppo abbondanti. E ora, nella durezza di questi strani giorni divisi tra le infamie di un potere che non riesce a confessare i suoi crimini (non fate gli ingenui che potreste contarne anche voi parecchi a questi signori) e la guerra che, come al solito accade, estremizza tutto, ci scappa qualche pernacchia e magari anche peggio.

Prendete Fata Melona (per modo di dire, ovviamente, non scherziamo) e le pernacchie che le arrivano da certi cuginetti d’Oltralpe. Qualcuno dovrebbe sussurrarle che quando ti fai pecorella, i lupacchioni te se magnano. E questo fuori da qui. Ma qui, nel Draghistan, dove ha promesso tutto e di più per poi mantenere soltanto le botte ai poveri (quelle sì che le sa dare bene), perde consensi peggio dei cinquantenni che perdono capelli. Io ne so qualcosa.

Potrei riepilogare le promesse sugli sconti energetici, oppure i tagli fiscali o ancora certe rassicurazioni a un elettorato un po’ scandalizzato dalla massa umana che arriva da ogni parte nel Draghistan. Vero, tra l’altro, che sono un amatore dei film e dei giochi horror, ma non riesco a comprendere cosa spinga molte migliaia di poveracci, a venire a ficcarsi in questa trappola. Il Draghistan fa tremare le vene dei polsi a chi ci vive, eppure c’è tutto sto traffico via mare per sbarcarci. Lo sanno o no come si deve sopravvivere qua?

Basterebbe proiettare gratuitamente nei cinema degli hotspot (se non hanno nemmeno una sala di proiezione, un bar e una pizzeria come si deve, non sono posti ammissibili neppure nel Draghistan) un riassunto delle sedute di Camera e Senato. Cavolo, peggio di un film di Bela Lugosi: speventerebbero chiunque non si fosse addormentato nel frattempo. Senza contare che qualche film di succhiasangue renderebbe bene l’idea.

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Quei pochi che si recano ancora alle urne in periodo elettorale, devono avere i nervi scoperti. Non si capisce bene perché, talvolta quando vedono un politico se la prendono peggio di Mourinho e Sarri con gli arbitri.

Ti pare che un signore tanto distinto e positivo come il Conte che Conta si debba schiaffeggiare a quel modo? Mi fanno rabbia, poi, i mezzi d’informazione (anche questa è una parola grossa) che affibbiano la patente di no-vax con tanta leggerezza.  Se permettete, tale patente va meritata e non basta un ceffone volante per farsela rilasciare. Che cavolo, l’ultima siringa di stato l’ho beccata che ero ancora minorenne. Quel signore che va di ceffoni, con tutto il rispetto, è da vedere se è abbastanza no-vax come me.

Se fossi il Conte che Conta, intanto, andrei a confessarmi ed espierei i peccatucci che potrebbe avere sulla coscienza. Potrebbe andar bene un gesuita per una confessioncina svelta svelta. Uso il condizionale anche perché dopo è arrivato quel ciclone istituzionale che ho gentilmente chiamato Dragone Volante, una vera sciagura per tutti noi. Come faccio ad avercela con Conte che Conta se poi è arrivato il peggior Babau che menti infantili e non possano concepire e temere?

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Poi, se uno prende a schiaffi lui, cosa dovrebbe pensare di fare al suddetto Dragone Volante? Ci vuole immaginazione. Io, che sono un no-vax davvero convinto e che mi sono meritato la qualifica di sorcio da Play (sempre sia lodato il Divin Burioncino), sono anche naturalmente portato a una certa mitezza di carattere.

Non so fare il male ad altri perché la naturale aggressività che potrebbe provare un essere umano trattato come mi hanno trattato in due anni di psico-pandemia, come ogni videogamer che si rispetti, la posso sfogare eliminando mostri infernali e zombie. Non potete immaginare, se non li avete giocati, quanto siano educativi Doom e Half Life.

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A me basterebbe la promessa solenne che lor signori si tengano il più lontano possibile dal Draghistan che senza tanti politicanti alla moda potrebbe tornare a essere persino un posto normale se non felice. Vedete: di gente che promette il mondo e anche qualcosa di più, prima delle elezioni e che poi, una volta eletto neppure chiede scusa mentre fa tutto il contrario, sinceramente non ne possiamo più.

Ci sono tanti posti nel mondo molto più belli e dal clima persino migliore. Perché non fare di Camera e Senato una bella crociera intorno al mondo, soprattutto molto lunga, in una nave abbondante di ogni lusso e che abbia la stupefacente caratteristica di andare molto lontano e non tornare mai?

Sarebbe il miglior investimento che i poveri abitanti del Draghistan potrebbero immaginare. Pagare una crociera a vita a questi geni al contrario della politica.  Se fossi un entusiasta, raccoglierei le firme per una petizione o una legge popolare. Purtroppo sono soltanto un piccolo videogamer, con i gradi di sorcio da Play. Lascio il compito a qualcun altro.

La violenza è inutile ed anche l’idea di sommergerli di roboanti pernacchie è, in fondo, inattuabile. Ci vorrebbe il fiato del compianto Pavarotti. Tentiamoli con una bella crociera!!!

La dura vita dei politicanti nel Draghistan, perché non se ne vanno in vacanza?ultima modifica: 2023-05-06T06:42:15+02:00da marcar2007
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